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Area Wellness | November 23, 2024

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La Grande Dame d’Oltrarno per guardare Firenze dall’alto

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Firenze è sempre stata una meta ambita e amata da regnanti, nobili e artisti, al centro degli itinerari dei Grand Tours, quando giovani aristocratici viaggiavano e visitavano le città d’arte, per arricchire le loro conoscenze. Da allora l’industria alberghiera è stata un settore trainante per Firenze e a essa sono stati destinati i più bei palazzi fiorentini e le dimore private di nobili famiglie, che qui hanno sempre vissuto. A pochi passi dal centro storico, vicino al Giardino di Boboli e Palazzo Pitti, domina dall’alto dei colli fiorentini, uno dei fiori all’occhiello della hôtellerie di lusso, il Grand Hotel Villa Cora.

Chiamata La Grande dame d’Oltrarno questa splendida residenza aristocratica fiorentina in puro stile neo-classico, fu costruita nel 1868 dal Barone Oppenheim per la moglie Eugenia Fenzi, ricca nobildonna fiorentina: la villa fu progettata da Giuseppe Poggi con Pietro Comarni Rossi; insieme crearono un unicum architettonico secondo lo stile eclettico dell’epoca, che ancora oggi la rende affascinante. La villa rischiò di andar distrutta in un incendio che lo stesso barone Oppenhein voleva appiccare alla villa, colto da un raptus di gelosia dopo aver scoperto i tradimenti della consorte. Fortuntamente dissuaso, la villa si salvò, ma il barone se ne andò per sempre dalla città. Riaperta due anni fa dopo un imponente lavoro di restauro e ristrutturazione condotto dall’architetto Marianna Gagliardi e dai proprietari, Sandro e Antonella Fratini del gruppo di hotellerie fiorentino Whythebest hotels, il Grand Hotel Villa Cora oggi offre a ogni suo ospite un’accoglienza speciale, dedicata. Nella villa principale le 30 suite si distribuiscono su 4 piani e stili.

Le decorazioni s’ispirano rispettivamente a celebri personaggi che qui hanno soggiornato come l’Imperatore giapponese Hirohito a cui è dedicata la suite imperiale, all’amore per le rose della Principessa Eugenia, moglie di Napoleone III, al mondo orientale e all’America degli anni ‘50. Splendida la SPA interamente rivestita in boiserie e decori color oro, comprende una piccola palestra, un tepidarium, sauna e hammam.

Il centro benessere offre massaggi di tradizione orientale ed europea, oltre a trattamenti estetici in collaborazione con l’azienda cosmeceutica MacPharma. La piscina esterna riscaldata domina le colline circostanti verso la città e impreziosisce l’offerta benessere, che si avvale anche di un menu healthy studiato in accordo con i programmi proposti dal centro benessere. Non possiamo non dedicare qualche parola al ristorante Pasha, ospitato in un’ala della villa, occupata in passato dalla cantine. Un ambiente di classe, arredato con eleganza e interamente decorato in stile moresco, dedicato al Pascià Isma’il che vi soggiornò a lungo e che lasciò inevitabilmente alcune influenze estetiche medio-orientali, stili e motivi peraltro presenti anche in molte altre sale comuni dei piani superiori.

di Sabrina Guzzoletti

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